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Ecco come nel XIesimo secolo è possibile reimmaginare il modo di lavorare in team



La pandemia ha portato sicuramente anche un cambiamento significativo nella concezione di lavoro come l’abbiamo sempre conosciuta. La forzatura verso il digitale ha portato ad intensificare ed accelerare un processo che di per sé era iniziato ben prima con la presa di posizione della rivoluzione digitale che ci circonda. In particolare, se pensiamo al solo settore tech, ci rendiamo conto come i cloud fossero dei veri e propri silos di contenuti che sono diventati nel tempo un elemento imprescindibile per poter svolgere attivamente il lavoro odierno.

Molti lavoratori sono circondati da un turbinio di contenuti ed un sovraccarico di informazioni che si sono complicate ulteriormente nel periodo della crisi sanitaria. Come ha quindi influenzato questo nel modo in cui costruiamo le aziende? E soprattutto quali sono due possibili strade per il futuro del lavoro sia per aziende grandi che per piccole startup? Abbiamo individuato due trend in crescita che potrebbero influenzare le metodologie di lavoro in entrambi gli ambiti.



Di cosa stiamo parlando?

Il mondo delle PMI in Italia rappresenta il 99.9% delle imprese totali che operano sul territorio nazionale, andando a generare (dati del 2021) il 70% ed oltre del fatturato del nostro Stato, impiegando 81% dei lavoratori. Ma anche in questo settore l’implementazione della giusta infrastruttura è fondamentale per permettere che i processi aziendali “classici” vengano traslati al mondo dell’online e anche, in qualche modo, del futuro. I numeri anche in questo caso sono più che rosei: secondo uno studio di IDG l’81% delle organizzazioni mondiali ha un o più carichi di lavoro nel cloud. Inoltre, lo stesso studio indica anche come nell’ultimo anno e mezzo più del 50% delle aziende prevede di aumentare la quantità di lavoro nel cloud. Con una piccola tendenza che si muove verso traslare l’intero carico di lavoro.



I Cloud Based Teams

Letteralmente i team basati sul cloud introducono la possibilità di avere un’esperienza personalizzata e distaccata dal business centrale coinvolgendo i lavoratori in un ecosistema di dati online che, intrecciandosi tra di loro, permettono un’esperienza lavorativa completa ed attualmente anche tendenzialmente fluida. Se ci focalizziamo sul mondo tech ci rendiamo conto di come le applicazioni collaborative non sono limitate in un data center aziendale, anzi, si usano fonti sparse che si basano su una serie di dati e silos di contenuti. Sicuramente per poter permettere questo cambiamento bisogna anche saper gestire in toto l'ambiente tra la strategia classica aziendale e quella nuova digitale per permettere alle nuove metodologie di lavoro di entrare sinergicamente nella abitudini aziendali


Vantaggi

Alcuni dei vantaggi indicano sicuramente l'agilità e la flessibilità che permette il successo di un’azienda che si muove nel digitale in cui l’installazione di software, e integrazione delle nuove infrastrutture, possono essere molto rapide e tratte dei vantaggi enormi che sono disponibili immediatamente. Inoltre il cloud permette sicurezza: ogni app o lavoro con uno stack di sicurezza aggiornato e nativo permette di poter sfruttare diversi strumenti sempre in sicurezza. Per di più i servizi aumentano anche il livello di automazione che è essenziale nel flusso operativo siccome le risorse di base sono limitate e dovrebbero concentrarsi in toto sull'innovazione ed amministrazione dei sistemi per coloro che vogliono essere in un contesto competitivo. Ultimo ma non per importanza è anche una diminuzione dei costi siccome si devono pagare solo le risorse utilizzate anziché sovraccaricare quelle già presenti, creando dei costi inferiori per le operazioni IT.


Le potenzialità dell’ MVT

Abbiamo compreso come un team digitale permetta di cambiare le modalità di lavoro odierne, ma quali potrebbero essere i prossimi cambiamenti anche dal punto di vista del team, soprattutto rispetto ad un gruppo di lavoro tradizionale?

Questo modello si allontana dalla grande realtà di aziende come le PMI ma si riferisce a team di lavoro che hanno numeri decisamente minori.


Se tutti siamo a conoscenza dell’MVP non a tutti è noto l’MVT ovvero la versione minima vitale del team di lavoro. Si tratta di u concept che è stato ideato dalla ricerca di Frank Nouyrigat e Marc Nager il cui obiettivo era quello di aiutatre i loro fondatori a comprendere le risorse necessarie ed essenziali per la realizzazione del loro MVP. Una forma estremamente snella che ha come il core il successo del team interno e del lavoro di squadra. Potremmo sintetizzarla come una forma di MVP ma a livello della squadra di lavoro. Questa nuova modalità lavorativa implica che partendo da un core centrale di persone che lavorano bene insieme si vadano pian piano ad aggiungere degli elementi e risorse valide ed assolutamente necessarie all'interno del team. A parlarne così sembra lo sviluppo classico di una possibile squadra, in realtà i principi fanno riferimento per esempio ad uno scopo comune, in cui una vision condivisa permetta di fare il collante principale tra tutte le persone. L’obiettivo deve permettere alle persone di avere un goal condiviso, in cui credono per avere sul lungo periodo uno stimolo di crescita. Inoltre avere dei ruoli molto chiari permette di avere tutte le risorse trasparenti e necessarie per giungere al successo.

Potremmo dunque sintetizzare i main points dell’MVT con i punti a lato: si tratta di team di lavoro che ha dei ruoli molto chiari e che ha la capacità di lavorare bene insieme grazie ad un’attenzione particolare anche alle personalità che collaborano all’interno del team, fattore che solitamente non viene preso in considerazione.


Creare un MVT per la propria realtà

Comprendere come creare il team minimo vitale è anche andare fuori dai classici schemi lavorativi. Si abbandona un attimo la veste puramente lavorativa per comprendere come diverse personalità possano lavorare al meglio insieme. è un po’ come se stessimo facendo l’Ikigai delle personalità con le quali collaboriamo di solito. Alcune domande che potrebbero tornarti utili solo:

  • Di che dimensione iniziale dovrebbe essere la tua squadra?

  • Quali sono i ruoli che devono essere assolutamente coperti?

  • Quali personalità all’interno del team che ho già a disposizione bilanciano bene le proprie competenze?


Un esercizio ulteriore potrebbe essere quello di disegnare diversi organigrammi per le milestones che vi siete posti e chi deve fare parte delle diverse fasi di lancio e di sviluppo. Insomma, trovare la metodologia giusta in base alle persone che lavorano nel team, non pensare solo al prodotto finale ma anche alle persone che si impegnano per realizzarlo.



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